9 Gennaio 2008

MAUSSANE LES ALPILLES – CASTELLON

Al risveglio Vanni è massacrato. Mi racconta di aver trascorso una notte insonne tormentato dalla cena che non ha ancora digerito. Dopo la doccia non va meglio e nemmeno dopo il digestivo gentilmente offerto dalla receptionist. Partiamo poco dopo mezzogiorno verso Valencia, alla quale però non arriveremo….viste le condizioni di Vanni, ora dolorante anche nei muscoli delle spalle decidiamo di ripiegare all’Intur Hotel Castillon a soli 70 km. dall’obiettivo. Una sosta in farmacia e poi via al 4 stelle da poco più di 80 € con un buon rapporto qualità prezzo. Ma che comodità questo navigatore che ci guida fino all’hotel scelto tra i tanti in elenco sul piccolo monitor! Consommé in camera e poi a nanna senza coccole….Vanni cosparso di Voltaren e Lasonil crolla poco dopo la cena.

10 Gennaio 2008

CASTELLON – GRANADA

Alle 10 stiamo ancora dormendo e per puro caso sento il toc toc alla porta filtrato dagli immancabili tappi di gommapiuma alle orecchie….E’ la nostra colazione che arriva puntuale mentre dalla finestra della camera vediamo il cielo nuvoloso che scoraggia il nostro progetto di una colazione consumata nel tavolino del nostro terrazzo. Tutte quelle pomate e l’aspirina hanno rimesso Vanni a nuovo e così in poco più di un’ora dal risveglio siamo pronti per ripartire. Il nostro Garmin ci conduce fuori dall’intricato intreccio di strade del centro, sulla tangenziale e poi in autostrada dove ci sorprende un caldo sole che arroventa l’abitacolo. E’ un piacere liberarsi degli starti di lana ora inutili e godere di questo tepore mentre continuiamo a scendere sempre più a sud immersi nel paesaggio brullo e montagnoso, mentre leggo i racconti di Coloane  tra una sbirciatina e l’altra oltre il finestrino. Non so bene perché ad un certo punto chiedo a Vanni se il carburante è ok….lui mi rassicura come sempre – abbiamo ancora metà serbatoio- mi risponde….ma si riferiva alla riserva, non al serbatoio intero, e per di più ipoteticamente dimensionata sull’indicatore di Carolina ora parcheggiata in Canada. Inconsapevole di questo gli chiedo comunque di fermarci alla prima stazione di servizio per una sosta bagno …arriviamo a fatica, con la macchina che arranca singhiozzante fino alla pompa del diesel….mentre anche le ultime gocce di gasolio vengono bruciate…non ci posso credere! Vanni ultimamente non ha un gran bel rapporto con i distributori di carburante….pompa manualmente un po’ di gasolio negli iniettori e ripartiamo prendendo quota….Granada è a quasi 1000 metri di altitudine ed il Best Western Dauro II  proprio nel cuore della città.  Arriviamo percorrendo un viottolo largo poco più della macchina  che fermiamo proprio davanti all’ingresso per scaricare i nostri trolley. La camera è come sempre un po’ triste …ma che dire…finiranno anche questi benedetti punti….anzi la bella notizia è   che  non ci basteranno per le due notti di soggiorno qui…quindi per domani notte dovremo spendere ben 117 € per questa ciofeca di hotel!….ma va bene così finchè Vanni non sarà riuscito ad uscire dal tunnel BW. E’ quasi completamente buio quando usciamo a passeggio per le vie del centro sotto i bastioni illuminati dell’Alhambra che sappiamo nascondere uno dei più begli esempi di architettura in stile Andaluso. Ci arrampichiamo sulle strette stradine del quartiere arabo Albacin dal quale ogni tanto scorgiamo i volumi illuminati sulla collina dell’alhambra . C’è da perdersi tra questi viottoli labirintici della vecchia medina , ma il riferimento da seguire è sempre lassù ….ed il palazzo del sultano ci guida come un faro anche quando decidiamo di tornare sui nostri passi dirigendoci verso la bella cattedrale moresca ed il ristorante infine…il Sevilla. Trovato casualmente passeggiando lungo la calle Oficios  si è rivelato poi essere la giusta scelta tra le tante troppo turistiche viste prima. Gli sgabelli ed i tavolini dell’osteria sono occupati da spagnoli doc e diversi prosciutti serrano e salami penzolano invitanti dai ganci del soffitto. Siamo nel posto giusto… l’ottima paella e la mousse di banana unite al prezzo moderato di 40 € ce lo confermano.

11 Gennaio 2008

GRANADA

Seimila visitatori si recano ogni giorno a visitare l’Alhambra come in pellegrinaggio verso quello che può essere considerato il tempio dell’architettura arabo-andalusa in Europa. Ci muoviamo anche noi di buona mattina verso la cittadella svettante sopra la collina che domina Granada. Comodamente seduti sul minibus che ci porta in uno spazio tempo diverso, al 1100, quando si rese necessario costruire un presidio nella conquistata Spagna …naturalmente senza badare a spese. Quando arrivai qui nel lontano luglio di 12 anni fa, un caldo sole accompagnò la visita, tra i cortili circondati dai palazzi sontuosamente decorati con gli inconfondibili stucchi che sembrano eseguiti al tombolo. Mi stupii allora dei percorsi d’acqua, sempre presenti in complicate geometrie di percorsi interni ed esterni alle stanze del palazzo Nazaries…il più bello. Filtrava dalle gelosie di legno alle finestre, i cui disegni geometrici mi apparivano sfuocati dal riverbero della luce al loro interno. Quella dimensione estiva ben si confaceva agli spazi esterni ricchi di vegetazione e di giochi d’acqua,   impreziosiva   le geometrie  dei palazzi ed i “ricami” alle pareti con audaci chiaroscuri. Oggi la neve è scesa su Bagdad per la prima volta a memoria d’uomo ed anche Granada è gelata come un frigorifero….Il cielo grigio smorza gli effetti di questa architettura concepita per i miti climi del Magreb e del medioriente, ma la sua bellezza non si perde e l’armonia dei volumi unita  all’incredibile perfezione compositiva dei prospetti ne fanno comunque un luogo da visitare assolutamente. Quando ne usciamo nel primo pomeriggio, le nostre articolazioni sono rigide per il freddo, ci muoviamo goffi storditi dal clima in egual misura che dalla perfezione degli spazi e dall’equilibrio formale del palazzo che fu eletto a residenza personale anche da Carlo V. Abbandoniamo l’idea di scendere a piedi attraversando la medina vista ieri sera ed anche quella di aspettare un minibus per il ritorno in città. La doccia calda si avvicina velocemente a bordo del taxi che scende lungo la comoda strada verso il centro …ma il nostro Best Western , parsimonioso di comfort , la sera eroga solo acqua appena tiepida. Visto lo stato della nostra salute ceniamo in camera con molte coccole e poi un film mozzafiato.


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